La situazione non è stata facile. La viabilità
interrotta. Per arrivare al centro di soccorso
dove era parcheggiato l'UCL dei vigili del
fuoco è stato necessario un lungo giro tra
macerie, case crollate, e un ponte gravemente
lesionato che attualmente è crollato del tutto,
rendendo ancora più difficili i soccorsi.
La situazione del paese è subito apparsa grave.
Si può dire che non esista casa o edificio che
non sia stato lesionato dal sisma di magnitudo
6,0 avvenuto nella notte del 24 agosto alle ore
3,36.
Sin dalla mattina gruppi di civili hanno
iniziato ad affluire nelle aree terremotate
portando con sé generi di conforto, viveri e
tutto quello che potesse servire in questi
momenti tragici.
Il nostro coordinatore Dante Rossi
con il suo Pastore Tedesco Cliff ed il
nostro volontario Simone Sensi in attesa
della assegnazione della nostra area di
ricerca.
Dopo l'accreditamento, era pomeriggio quando ci
siamo visti assegnare le nostre aree di ricerca
e le nostre unità cinofile hanno iniziato a
lavorare sulle macerie di Amatrice.
Il nostro coordinatore Dante Rossi
con il suo Pastore Tedesco Cliff in
azione sulle macerie di Amatrice.
La situazione non è apparsa subito semplice. Il
vicolo dove ci trovavamo ad operare era pieno
di macerie la cui altezza superava di gran
lunga il primo piano degli edifici, che
apparivano comunque completamente sventrati
dalla furia del sisma. Procedere per quella via
appariva estremamente difficoltoso e
pericoloso, almeno a vedere la grossa cornice
parzialmente crollata e ancora in bilico sulla
testa dei soccorritori.
Ancora un passaggio molto delicato
affrontato dalla nostra squadra in supporto
cinofilo ai volontari del soccorso alpino. Il
nostro coordinatore Dante Rossi e il suo
Pastore Tedesco Cliff alle prese di un
passaggio estremamente difficile e pericoloso,
lungo via Pier Silvestro Leopardi ad
Amatrice.
La nostra squadra, che operava in ausilio anche
con altri volontari del soccorso alpino è
comunque riuscita a farsi largo tra le macerie
percorrendo per intero la via, verificando la
presenza di persone intrappolate all'interno
delle abitazioni, alcune delle quali apparivano
ancora chiuse con le imposte serrate. Proprio
mentre stavamo effettuando questo importante
controllo, entrando dentro edifici pericolanti
e in un ambiente che potenzialmente sarebbe
potuto crollare da un momento all'altro, è
intervenuta una ulteriore scossa che ci ha
fatto sobbalzare e correre verso un luogo
aperto e sicuro, appena in tempo perché una
delle case davanti alla quale stavamo operando
è crollata a causa delle nuove scosse.
L'altra unità cinofila, composta da Marcello
Tamburrini e dalla sua Korin, stava svolgendo
la stessa attività di ricerca, anche se
spostata su una via limitrofa, via Rossi.
La nostra seconda unità cinofila (mezza in
realtà) Korin del nostro volontario
Marcello Tamburrini in azione sulle
macerie di via Rossi ad Amatrice.
Anche in questa via parallela la situazione non
era di certo più tranquilla e si procedeva a
fatica sopra cumuli di macerie tra edifici
pericolanti e gravemente lesionati, che
sarebbero potuti crollare in qualsiasi momento.
Ancora Korin, cane da ricerca e
soccorso del S.O.G.IT. Sezione Spoleto "LE
AQUILE" con suo conduttore Marcello
Tamburrini (non inquadrato) alle prese con
le macerie di Amatrice.
La ricerca è poi proseguita verso un altro
settore della città, più spostato dal centro
storico ma ugualmente interessato a crolli
importanti.
Le ricerche sono proseguite fino a quando, luce
consentendo, fosse stato possibile operare in
sicurezza e senza il pericolo per i volontari
di farsi male. Sul tardi, ormai stanche, le due
unità cinofile, rientravano alla jeep,
parcheggiata accanto alla centrale operativa
dei vigili del fuoco.
Le due Unità Cinofile del S.O.G.IT.
sezione Spoleto "LE AQUILE" di ritorno dopo
una giornata di ricerche sulle macerie di
Amatrice.
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